Slow

Solo negli ultimi giorni (per non dire ore) sono state create più fotografie che nei primi 100 anni di fotografia messi insieme. Il numero di fotografie generate è salito alle stelle. E questa tendenza sta ancora accelerando a un ritmo sorprendente.
Grazie a fotocamere digitali sempre più economiche la fotografia è diventata pervasiva, istantanea e molto veloce oltre che invasiva. Di conseguenza, siamo tutti inondati da un flusso costante di immagini. Ovunque – sempre.

E non tutto è buona fotografia.

Basta uno smartphone sono avanzati a un punto che quasi tutti portano in tasca una fotocamera “abbastanza buona”, sempre.
E una rapida occhiata al feed Facebook o Instagram di qualsiasi persona a caso rivela tutto ciò.

Tutto questo è un bene o un male? Dimmelo tu !
Quello che sembra certo è che la fotografia ha perso molto del suo valore e del suo fascino. Qualcosa è scomparso, perso, lungo la strada.
Così gli amanti della fotografia che fanno tesoro dell’abilità e dell’arte della fotografia seguire un approccio diverso alla creazione di immagini può o dovrebbe essere una strada da seguire.
Slow Photography quindi come una possibile risposta alle sfide di diventare forse un fotografo migliore e fare fotografie che in qualche modo si distinguano.

Definizione

Non esiste una definizione chiara di cosa sia lo Slow Photography. Forse non ci sarà mai una definizione del genere.

Perché Slow Photography non è né uno stile né un ambito chiaramente definibile. Né è conforme a un determinato insieme di regole. Ma ci sono delle linee guida su come praticare la Fotografia Slow.

La Slow Photography può significare cose diverse per persone diverse. E alla fine devi capire da solo cosa significa per te.
Negli anni mi sono appassionato molto allo “Slow” perché ho visto come ha trasformato la mia fotografia.
Ho passato molto tempo a spaccarmi la testa su come realizzare fotografie in un modo più significativo, ho cestinato molte immagini, molti negativi, scaraventato in terra lastre.
I miei pensieri sono ovviamente le mie opinioni e osservazioni personali. Opinioni che sono però state fortemente influenzate dai miei anni di carriera come professionista, lavorando in diversi ambiti della fotografia.

Percorso

Mi piace paragonare Slow Photography allo Zen, una filosofia e un modo di pensare al mondo giapponese.
Puoi tuffartici dentro, ma non raggiungerai mai il fondo. Più cerchi risposte, più domande sorgeranno. Il punto non è ottenere risposte, ma usare le domande come metodo per costringerti a pensare alla fotografia.
La Slow Photography è soprattutto un atteggiamento, un modo in cui ti avvicini al processo di creazione delle immagini. Riguarda il modo in cui pensi alla fotografia. Come usi la tua attrezzatura. Come interagisci con le persone e/o le situazioni che stai fotografando. Come perseguire e godersi la fotografia.
Lo Slow Photography è un percorso, non una destinazione. Si tratta di come arrivarci e non di esserci.