Così hai imparato una non verità. Benvenuto nel mondo reale del grigio al 12%.

Una recente discussione ha attirato la mia attenzione. Qualcuno aveva scattato un’immagine di un cartoncino grigio, ed ha dedotto che il suo esposimetro non funzionava bene, poiché l’istogramma generato dalla fotocamera mostrava il picco di valori a sinistra rispetto al centro.

Questo mi ha ricordato che siamo stati tutti sottoposti al lavaggio del cervello per farci credere a qualcosa che non è vera, non del tutto; gli esposimetri non misurano il di grigio 18% … però Ansel Adams se ne era già reso conto ben molto tempo prima di noi.

Il mito del 18% è così radicato nel mondo della fotografia che praticamente tutti a pappagallo ne hanno fatto una linea di principio. Questo include tutte le case costruttrici anche quelle delle fotocamere, che ti diranno che i loro esposimetri sono calibrati al 18% di grigio ma parla ai tecnici “veri” ed otterai una risposta diversa, poiché risponderanno “sì” quando chiederai, “gli esposimetri sono calibrati secondo gli standard ANSI”.

Gli esposimetri sono calibrati in fabbrica usando gli standard ANSI. Lo standard è sempre stato per un valore di luminanza che è approssimativamente equivalente alla riflettanza del 12% di grigio. Notate che ho usato le parole “luminanza” e “riflettanza”. La luminanza si riferisce a una certa quantità di energia luminosa che viene misurata direttamente, mentre la riflettanza si riferisce alla luce così come viene vista dopo il rimbalzo da un oggetto, differenza non da poco.

Sembra che il valore grigio del 18% provenga dal mondo della stampa. Per il materiale stampato, si afferma che il punto a metà tra il bianco e il nero riflette il 18% della luce. Quindi un grigio neutro (non biancastro o nerastro) è grigio al 18%. È molto probabile che Kodak continui a commercializzare il 18% di cartoncini grigi perché è facile produrre e monitorare questo valore di riflettanza nella produzione. O può essere che non sia chiaro cosa stiano realmente facendo le aziende produttrici di esposimetri e non aiutano le informazioni “tecniche” di molte aziende coinvolte nella produzione di esposimetri che contengano informazioni contraddittorie. Ad esempio, la pagina web di Sekonic cita il 12,5% e afferma che Minolta usa(va) un’impostazione più alta, mentre le pagine in inglese di Minolta rivendicano un valore diverso.

Lo standard ANSI (che, sfortunatamente, non è di pubblico accesso – devi pagare cifre esorbitanti per accedervi), calibra esposimetri usando la luminanza, non la riflettanza. Per un esposimetro calibrato ANSI, l’informazione più comunemente pubblicata che ho visto è che il valore di luminanza utilizzato si traduce in una riflettanza del 12%. Ho visto anche il 12,5% e il 13%. Ma il 12% sembra essere sufficientemente corretto – che a proposito è un mezzo stop meno del 18%) Non ho sentito nessuno affermare che la calibrazione ANSI si traduce in una riflettanza del 18%.

Quindi, ci sono due domande che ci dovremmo porre (e gli ingegneri delle case cotruttrici saprebbero di cosa parliamo, non la gente di “Nitowa” che ha letto la documentazione tradotta (male) e ha imparato dagli stessi libri di fotografia scritti da noi):

  • Le case costruttrici calibrano i loro esposimetri secondo lo standard ANSI? (Le mie precedenti conversazioni con alcuni ingegneri mi portano a credere che la risposta sia sì).
  • Avresti bisogno di una carta grigia al 12% per ottenere l’esposizione corretta usando un esposimetro calibrato ANSI (ad esempio, l’impostazione della luminanza per ANSI è davvero equivalente al 12% di riflettanza?) (Credo che la risposta sia di nuovo sì, ma possiamo accontentarci del 18% di cartoncini grigi. Basta fare una lettura con la carta inclinata tra l’asse dell’obiettivo e la sorgente luminosa, quindi aprire 1/2 stop.)

C’è da notare che alcuni recenti cartoncini grigi Kodak hanno associato un messaggio un po’ criptico su come usare la compensazione per ottenere risultati corretti. Ci sono stati diverse discussioni su questo problema senza risoluzione, ma non andare raccontare in giro che quel 12% non è un dato di fatto ma prova se vuoi a studiare un po’ di documentazione come “The Hand Exposure Meter Book” oppure inizia da kodak 18

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Ma tutti quelli con cui parlo citano Ansel Adams ed anche anche io stesso. Alcuni libri raccontano di un veterano di Kodak che afferma che Adams era così veemente riguardo al problema, che pare abbia trascorso un giorno e una notte interi alla Kodak discutendo sul il 18%. (Cosa tra l’altro sufficientemente vera dato che è menzionata in alcuni dei suoi testi. Tuttavia, nessuno sa bene perchè Adams voleva proprio il 18%.

Ma alla fine una verità è che qualsiasi metodo di impostazione dell’esposizione funzioni per te, usalo. Per molto tempo, ho misurato l’esposizione sul bianco misurando le alte luci. Poi le cose sono un po’ cambiate ed ho dovuto ricominciare da capo, quindi ho iniziato ad usare il cartoncino grigio e ho leggermente compensato. Non a caso il “nostro” Ansel Adams ci ha insegnato a calibrare il nostro processo.

Come dicevo all’inizio, l’intera discussione è iniziata quando qualcuno ha notato che un’esposizione presa su un cartoncino grigio con una D1x produceva un istogramma con un picco a sinistra rispetto al centro … Il problema ANSI 18% può esserne o meno la causa. Ma scommetto che lo è.

Effettivamente sull’insistenza di Adams su un cartoncino grigio del 18% rispetto al 12%  come pure per la taratura degli esposimetri ci sono delle spiegazioni nel suo libro “Il Negativo” alle pagine 33 e 42-43 (almeno nelle mie edizioni, nelle attuali il numero dele pagine può differire).

Fondamentalmente, i due problemi sono che il 18% è a metà grigio sulla scala “geometrica” del nero al bianco.
L’altro problema è il fattore “K” che è un presunto fattore di correzione messo negli esposimetri dai produttori. Questo potrebbe essere il motivo del passaggio del cartoncino grigio dal 18% a un numero inferiore.
Se si scatta con il digitale, fotografa un cartoncino grigio con un’illuminazione uniforme partendo dal valore misurato dall’esposimetro e incrementando l’esposizione in terzi di stop utilizzando solo la misurazione spot o ponderata centrale assicurandosi che il cartoncino sia leggermente inclinato verso la luce. Guarda gli istogrammi per ciascuna esposizione (sulla fotocamera, non in Photoshop, che utilizza un metodo diverso per generare istogrammi). Se stai utilizzando un cartoncino al 18%, scegli l’impostazione di esposizione che genera un valore centrato e impostalo nel controllo di compensazione dell’esposizione oppure passa a modificare le curve.